Maurizio
Gabbana

Mi sono accostato al sapere tramite l’attenta osservazione, l’attento ascolto, l’attento silenzio, facendomi abitare da tutto ciò che vedevo e da tutti coloro che ho incontrato nella quotidianità.

BIO / IT

Italiano, nato a Milano nel 1956, autodidatta, Maurizio Gabbana già da ragazzino manipola le camere analogiche (oggi chiamate Olga, Diana etc) formato 120, e si appassiona a tal punto che con i primi guadagni negli anni ‘70 acquista prima una Olympus OM1, poi una Pentax MX che ha tuttora in uso, insieme ad una Nikon F4 ed una Leica R, dopo aver utilizzato l’Olympus M3 ed una Mamiya.

Maurizio Gabbana si appassiona subito alla ricerca fotografica, con scatti di espressione artistica, e alla camera oscura, nella quale sperimenta e realizza le sue visioni… Passando poi al digitale, utilizza Nikon e Canon ma sempre senza utilizzare programmi di post-produzione, a parte qualche piccolo “trucco” utilizzato in camera oscura.

Se tutto ciò è sempre stata una passione, è negli anni 2000 che decide di “farsi scoprire” come Artista dal prof. Rolando Bellini, storico dell’Arte dell’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano. Bellini definisce futuristiche le sue ricerche dal titolo “Dynamica Spazio Temporale”: scatti tutti in macchina (sopratutto in digitale), e scorci metafisici prevalentemente notturni, analogici, che trascendono in dimensione metafisica la realtà che trova l’uomo assopito nel riposo notturno.

Lavora in tutte le città e nei luoghi in cui si ritrova, cercando di viverle intensamente nella quotidianità, come ospite silenzioso in ascolto. Predilige le città con le loro architetture, ma anche l’uomo con la sua quotidianità: la “sua” Milano, Venezia, Firenze, Roma, Torino, Bari, Parigi, Londra, New York, Dubai, San Pietroburgo, Mosca, Barcellona. Con uno sguardo alla natura con i suoi fenomeni: dove si trova si misura, cerca, vive appunto il quotidiano, osserva e guarda, non si limita a vedere, cerca una profondità.

Grazie al prof. Bellini interviene durante le lezioni comunicando con gli studenti e cercando anche in loro collaborazioni artistiche, con il prof Del Guercio in ambito EXPO in Città. Le collaborazioni sono e saranno motivo importante della sua costante ricerca, dei suoi costanti dialoghi: oltre che con gli storici dell’ Arte prof. Rolando Bellini e prof. Del Guercio, Gabbana si confronta con la professoressa e artista Luce Delhove. Ma anche con diversi artisti e personaggi di spicco, tra questi il Conte Daniele Radini Tedeschi, storico critico e commissario della Triennale di Roma 2014 e della Biennale di Venezia 2015, il dott. Roberto Borghi, giornalista critico scrittore e studioso dell’ Arte, il prof. Pio Meledandri direttore del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari, il dott. Roberto Mutti giornalista critico di fotografia, il dott. Massimo Montaldi psichiatra nelle carceri di Roma, la dott. Raffaella Caruso critica e storica, il prof. Mauro Manduzio, il prof.Giuffrè di architettura all’università Torvergata di Roma, il presidente dell’Accademia di Santa Cecilia maestro Dell’Ongaro, il prof Carrier dell’accademia di Urbino, Catia Zucchetti curatrice esperta di fotografia, il critico Giorgio Vulcano, il critico Steve Bisson, Mariateresa Cerritelli giornalista e critica, Nicola Galvan critico, Sandra Benvenuti critica e curatrice, Andrea Dusio giornalista critico e curatore, Annalisa Di Domenico curatrice  prof di filosofia all’università La Sapienza di Roma, Carla Tocchetti curatrice, Steve Bison critico ed insegnante di fotografia ed il prof Gian Ruggero Manzoni critico scrittore poeta…

BIO / EN

Born in Milan in 1956, self-taught Italian photographer, Maurizio Gabbana began experimenting with120-mm rollfilm analogue cameras (Holgas and Dianas etc.) when he was still a child. He was so keen on his hobby that in the 1970s he spent his first pay packets on an Olympus OM1, followed by a Pentax MX (that he still uses), along with a Nikon F4 and a Leica R, after using an Olympus M3 and a Mamiya.

Maurizio was passionate about photographic research, producing shots with an artistic expression, and about the darkroom where he would experiment in creating his visions … Moving on to digital, he now uses Nikon and Canon cameras, but always without using post-production programmes, apart from the odd “trick” used in the darkroom.

While photography has always been his passion, it was only in the 2000s that he decided to seek recognition as an artist from Prof. Rolando Bellini, art historian at the Accademia delle Belle Arti di Brera in Milan. Bellini defined his experimentation entitled “Dynamica Spazio Temporale” as futuristic: mainly digital camera shots with glimpses of the metaphysical, predominantly nocturnal and analogue, which transcend reality into a metaphysical dimension in which man lies sleeping.

He works in whichever cities or location he happens to finds himself, seeking to live their everydayness intensely, as a  silent, eavesdropping guest. His preference lies in cities and their architecture, but also in man and his daily life: “his” Milan, Venice, Florence, Rome, Turin, Bari, Paris, London, New York, Dubai, St. Petersburg, Moscow or Barcellona. With a look towards nature and all her phenomena: wherever he is, he takes stock, he searches, he lives the everyday, observes and watches; he doesn’t just see, he seeks depth.

Thanks to Prof. Bellini he takes part in lessons, communicating with the students, also looking to undertake artistic collaborations with them, along with Prof. Del Guercio in the City EXPO. Collaborations are and always will be an important motive for his constant research, his constant dialogues: as well as with the art historians, Prof. Rolando Bellini and Prof. Del Guercio, Gabbana also exchanges ideas and opinions with teacher and artist, Luce Delhove. Not to mention with several artists and prominent personalities, including Count Daniele Radini Tedeschi, historian, critic and commissioner of the 2014 Rome Triennale and the 2015 Venice Biennale,  Roberto Borghi, journalist, critic, writer and art scholar, Prof. Pio Meledandri, director of the Photography Museum of the Polytechnic of Bari, Roberto Mutti, photography critic and journalist, Massimo Montaldi, psychiatrist in the prisons of Rome, Raffaella Caruso, critic and historian, Prof. Mauro Manduzio, Professor of Architecture Giuffrè at the Tor Vergata University of Rome, the president of the Accademia di Santa Cecilia, Maestro Dell’Ongaro, Professor Carrier of the Urbino Academy, Catia Zucchetti, curator and expert in photography, prof Steve Bisson critic,  Mariateresa Cerritelli, journalist and critic, Nicola Galvan critic, Prof Annalisa Di Domenico professor of La Sapenza University Rome and critic,  Sandra Benvenuti critic and curator, Andrea Dusio giournalist  critic and curator, Carla Tocchetti curator, Professor Gian Ruggero Manzoni critic, writer, poet…